Nicolás González Casares, relatore spagnolo al Parlamento Ue, ha presentato una relazione sulla proposta della Commissione Europea per la riforma del market design.
I punti salienti che la relazione di Casares sottolinea come necessari sono:
- Nei periodo di crisi energetica, fissare un tetto strutturale di 180 €/MWh ai ricavi degli impianti inframarginali (con costi operativi bassi – solare, eolico, geotermico, idroelettrico, rifiuti, nucleare, lignite, prodotti petroliferi, torba, biomasse eccetto biometano) di potenza superiore al MW, per finanziare misure di protezione dei consumatori dal caro-bollette.
- Definire lo stato di crisi elettrica quando i prezzi dell’energia all’ingrosso siano almeno due volte superiori rispetto alla media dei 5 anni precedenti e con la previsione che la situazione duri almeno 3 mesi.
- Istituire un database europeo con i contratti PPA siglati nei singoli Stati per dare avvio ad una piattaforma unica per il trading.
- Facilitare l’ingresso nel mercato dei PPA alle piccole-medie imprese con contratti standardizzati.
- Impedire ai fornitori di energia la modifica unilaterale delle condizioni dei contratti a prezzo fisso o la loro interruzione prima della scadenza.
La relazione di Casares ha ricevuto molte critiche sia dalle associazioni sia da alcune parti politiche, soprattutto la proposta di un price cap strutturale, che scoraggerebbe gli investimenti degli operatori rinnovabili.
Oggi, 23 maggio, scade il termine per presentare emendamenti al testo. Il voto in commissione è previsto per il 19 luglio prossimo, mentre l’aula plenaria si esprimerà a settembre.
