Questo articolo integra ed approfondisce il precedente articolo del 4 maggio scorso “Autorizzazioni fotovoltaico: legge di conversione DL 17/2022”.

Le Leggi 34/2022 e 51/2022 (di conversione rispettivamente dei decreti legge 17/2022 e 21/2022) e il Decreto Legge 50/2022, intervenuti sul D.Lgs 28/2011 e sul DL 199/2021, hanno introdotto alcune sostanziali novità riguardo alle procedure autorizzative degli impianti a fonti rinnovabili e dei relativi elettrodotti.

LE PROCEDURE AUTORIZZATIVE PER LA COSTRUZIONE E L’ESERCIZIO DI IMPIANTI FER, NONCHE’ LE MODIFICHE SOSTANZIALI DEGLI STESSI, SONO:

Procedura Autorizzativa Semplificata (PAS) per:

• impianti fotovoltaici fino a 20MW in aree industriali, produttive e commerciali, in discariche e cave chiuse il cui ripristino ambientale sia concluso;
• impianti fotovoltaici fino a 10MW in aree classificate idonee (aree ove già vi siano impianti analoghi, siti da bonificare, miniere o cave abbandonate, siti ferroviari, aree entro 300 metri dalla rete autostradale, aree agricole entro 500 metri da siti industriali/artigianali/commerciali e da cave e miniere, aree interne ad impianti industriali) e impianti agrovoltaici, che non distino più di 3 km da aree industriali, produttive e commerciali;
• impianti fotovoltaici flottanti su bacini e invasi idrici fino a 10MW.

Il limite di verifica dell’assoggettabilità alla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) sale a 20MW per i primi due casi, mentre rimane 1MW per il terzo.

Dichiarazione di Inizio Lavori Asseverata (DILA), che non prevede valutazioni ambientali né atti di assenso, per:

• modifiche ad impianti esistenti senza incremento dell’area occupata indipendentemente dalla potenza, per impianti:

1. fotovoltaici a terra con variazione dell’altezza dal suolo non superiori al 50%;
2. fotovoltaici su edifici produttivi e residenziali, per questi ultimi senza variazione o in diminuzione dell’angolazione dei moduli;

• impianti fotovoltaici nuovi:

1. su tetto, fuori dai centri urbani e in assenza di vincoli paesaggistici, su edifici rurali, produttivi e residenziali e per la rimozione dell’amianto;
2. di qualunque potenza in aree industriali purché ne coprano una porzione inferiore al 60%;
3. a terra di potenza inferiore al MW in aree idonee senza vincoli né procedure di esproprio.

Comunicazione di Inizio Lavori (CIL) per:

• Impianti fotovoltaici su edifici e relative opere di connessione;
• Impianti FV su strutture fuori terra e relative opere di connessione all’interno dei comprensori sciistici;
• Potenziamenti o adeguamenti della rete esterni alle aree dei medesimi edifici e strutture;Impianti fotovoltaici su edifici di valore estetico e tradizionale tramite installazione di pannelli integrati nelle coperture non visibili dagli spazi pubblici né dai punti di vista panoramici, purché le coperture non siano in materiali della traduzione locale.

Autorizzazione Unica (AU), per le altre casistiche.

LE PROCEDURE AUTORIZZATIVE DELLE INFRASTRUTTURE DI CONNESSIONE DEGLI IMPIANTI FER possono essere presentate:

• congiuntamente alle procedure di autorizzazione dell’impianto di produzione (AU, PAS, DILA, CIL) e il proponente può:

1. allegarvi gli atti di assenso di altri enti da lui acquisiti;
2. chiedere all’ente destinatario di acquisire gli atti di assenso di altri enti convocando una conferenza di servizi;
3. acquisire separatamente gli atti di assenso di altri enti.

• separatamente all’autorizzazione dell’impianto, nel qual caso il proponente deve seguire la normativa regionale.

La definizione che le opere di connessione sono di pubblica utilità, indifferibili ed urgenti solleva discrepanze tra legislazione nazionale, che non ha ancora definito le procedure semplificate, e leggi regionali, che solitamente le hanno stabilite. Inoltre la nota del MiTE (prot. 0025241) del 1/3/2022 precisa tra l’altro che le procedure “semplificate” introdotte per gli impianti FER a decorrere dalla L. 108/2021 in poi, riguardano gli impianti e non anche gli elettrodotti.