Nella circolare 17/2024 del maggio scorso, l’Agenzia delle Dogane ribadisce la pubblica utilità dei BESS (Battery Energy Storage System), sistemi elettrochimici di accumulo dell’energia elettrica, in quanto consentono di ottimizzare produzione e consumo di energia rinnovabile e di migliorare la stabilità della rete.
L’autorità chiarisce che i BESS connessi alla rete costituiscono officina elettrica: sono pertanto tenuti a presentare denuncia all’ufficio doganale competente e pagare i diritti di licenza annuali.
La circolare distingue 2 casi:
- I BESS stand-alone connessi alla rete, per i quali la potenza disponibile ai fini fiscali è quella complessiva degli accumulatori, con l’esclusione dell’energia impiegata per l’alimentazione dei sistemi ausiliari delle batterie, esente da accisa;
- I BESS in combinato con impianti di produzione – che presuppongono l’officina sia di produzione che di accumulo – per i quali la potenza rilevante ai fini fiscali è la somma della potenza dei sistemi di produzione con quella dei sistemi di accumulazione. Quest’ultima fattispecie non interessa i piccoli sistemi di accumulo asserviti ad impianti fotovoltaici con potenza non superiore a 20 kW, per i quali la potenza rilevante ai fini fiscali è quella dei soli apparati di produzione (nota prot.38562/RU del 31/01/2020)