Con ordinanza n.0204/2023 del 18/01/2023, il Consiglio di Stato ha accolto la domanda cautelare di ARERA sospendendo gli effetti del dispositivo di sentenza del TAR della Lombardia ‒ dispositivo che annullava la delibera ARERA 266/2022 ‒ sottolineando la grave e incomprensibile inerzia del TAR nella pubblicazione delle motivazioni della sentenza.
La decisione del Consiglio di Stato è mossa da ragioni di salvaguardia dell’interesse pubblico, in quanto la delibera ARERA rappresenta uno strumento per generare entrate statali per finanziare misure a sostegno dei consumatori. L’ordinanza non è motivata da ragioni di merito, quindi non pregiudica l’esito del giudizio del TAR. Il CdS precisa, infatti, che “il recupero delle somme sarà comunque possibile ove la decisione di primo grado dovesse trovare conferma in appello”.
Per conoscere gli esiti della vicenda extraprofitti, pertanto, bisognerà attendere la pubblicazione delle motivazioni da parte del TAR della Lombardia, dopo di che ARERA, entro 30 giorni dalla notifica della sentenza o tre mesi dalla sua pubblicazione, potrà chiedere l’appello, che riguarderà, per il momento, le sole cause pilota decise dal TAR.
Per effetto dell’ordinanza del Consiglio di Stato, nel frattempo, la delibera ARERA n.266/2022 torna esecutiva. Ci si aspetta, dunque, che il GSE torni a richiedere/sollecitare il pagamento degli importi dovuti in base all’art. 15-bis o ad applicare eventuali compensazioni degli stessi sulle somme che spettano agli operatori.
L’ordinanza del Consiglio di Stato