A partire dal 1° aprile 2025, la Direzione Territoriale dell’Agenzia delle Dogane di Veneto e Friuli-Venezia Giulia ha precisato, con una nota interna, che la vidimazione dei registri dei contatori degli impianti di produzione di energia elettrica ad uso proprio di potenza pari o maggiore di 20 kW non è più un obbligo. Sulla stessa linea si è mossa anche la Direzione dell’Emilia-Romagna. Non tutti gli uffici di queste regioni, però, hanno recepito il cambiamento: quello di Verona, ad esempio, continua a richiedere la vidimazione, proprio perché la Direzione ha abolito l’obbligo, ma lasciato la facoltà del singolo ufficio.
L’eliminazione riguarda solo la vidimazione, che consiste nel far recapitare all’ufficio doganale, entro la fine dell’anno che precede quello di competenza, il registro dei contatori per far apporre su ogni pagina un sigillo e poi procedere al ritiro di persona. Resta invariato l’obbligo a carico del produttore di predisporre e compilare mensilmente il registro con le letture dei contatori fiscali, conservandolo per i successivi cinque anni, entro i quali l’ADM potrebbe richiederne la trasmissione.
Gli uffici doganali delle altre regioni non hanno ricevuto indicazioni in merito, pertanto mantengono l’obbligo di vidimazione.